R esisto
R esisto come sono, come posso, come mi lasciano essere.
R esisto e mi sento salda, tra gente che va e viene, che mi sussurra o mi urla in faccia.
Salda in tempesta, salda in turbine di vento.
Divento di vento, R esisto e mi plasmo.
Gli attacchi li abbiamo respinti tutti.
Tutti?
Non me lo chiedo.
Le minacce fanno parte della natura piccina dell’umano, della capricciosa sorte in dote con il Dna, dei giorni implacabili che si sommano come complessi megalitici o traballanti pietre appoggiate l’una sull’altra.
R esisto come ognuno può e compie, come mi insegna tutto il vibrante attorno.
R esisto come sono, come mi sento e come raccontano.
R esisto perché è l’unico modo in cui so vivere.
Placida e affannata
Che non sa come fa.
