R esisto

R esisto
R esisto come sono, come posso, come mi lasciano essere.
R esisto e mi sento salda, tra gente che va e viene, che mi sussurra o mi urla in faccia.
Salda in tempesta, salda in turbine di vento.
Divento di vento, R esisto e mi plasmo.
Gli attacchi li abbiamo respinti tutti.
Tutti?
Non me lo chiedo.
Le minacce fanno parte della natura piccina dell’umano, della capricciosa sorte in dote con il Dna, dei giorni implacabili che si sommano come complessi megalitici o traballanti pietre appoggiate l’una sull’altra.
R esisto come ognuno può e compie, come mi insegna tutto il vibrante attorno.
R esisto come sono, come mi sento e come raccontano.
R esisto perché è l’unico modo in cui so vivere.
Placida e affannata
Che non sa come fa.

Surrender, Dorothy


Arrenditi Vale
Ma Dorothy non si è arresa.
E alla fine ha trovato quello che forse cerchiamo tutti, da sempre e per sempre: cervello, cuore, coraggio.
Non li trova per sè, ma per le sue ombre. Non li trova nella fattoria degli zii, ma al termine di un lungo viaggio costellato di streghe, avversari, peripezie e dure prove.
Un bacio in fronte la rende inattaccabile. Forse per questo va avanti e affronta ogni ostacolo.
Chi mi ama non mi dice arrenditi ma Fermati
Fermati Vale.
Ho anche io, e ho dato, quel bacio in fronte. Tutti lo abbiamo.
La certezza di essere amati o la certezza di amare così tanto da credere che un tornado ci possa solo portare nel posto giusto.
A volte spaventa di più un vento lento tra le foglie, perché si è armati contro la tempesta e si aspetta, pronti, agguerriti, tesi.
E per tutto il tempo, si perde il canto del vento, il ballo lento e annoiato delle foglie nella loro stagione più bella. L’unica che avranno.