Sei

Sei riposo dopo una corsa, sei respiro che finalmente rallenta
Fiamma che infine pensa a se stessa e si regala brace, fumo sparso dono esclusivo a chi sta accanto
Sei penombra ad occhio ferito di luce, che non sempre si vuole accecarsi.
Sei panchina in un lungo viale, orizzonte contemplato e non scorso. Sei miele sciolto lentamente nel the, giorno vicino al suo meritato congedo, socchiudere gli occhi, quell’istante impagabile di membra rilasciate, accolte, indifese.
Sei cancello aperto su giardini per ogni occhio, ogni cuore. Esclusiva accoglienza, fiducia viva in quiescenza