Ostinazione

Com’è una giornata perfetta?
Così


Continuo a voler tentare, a stare, letteralmente con tutte le forze che ho, sul ghiacciaio.

Non è una sfida, non e’ neppure una vetta da raggiungere.
I più non capiscono.
Chi te lo fa fare?

Mi chiedono. Non sanno o non possono capire che scatta, nella mente di una persona che davvero non sa come starà domani, la necessità di onorare i giorni, riempire di significato i passi e ampliare i respiri.


No, questa non è la storia muscolare di una sfida, è la narrazione di tante risate, perché credo sia il suono migliore per scacciare i ronzii dei ” non puoi”.

E poi.
Ci sono giornate come questa.
Che hanno la loro parte imperfetta: due ore di sonno, saturazione non brillante, nebbia, neve, vento, poco tempo a disposizione e il mio passo, ognuno conquistato.
Ma se c’è una cosa che ho capito e che sto imparando è che la montagna è fatta sì, di vette, di meteo e di panorami.
Ma è fatta soprattutto di persone.
Quelle, davvero speciali, che decidono di legarsi con te.
Rosy prossima alla beatificazione, ostinata come me nel capire la mia necessità di starci, su questo amatissimo ghiacciaio e di voler spostare ogni volta l’asticella.
Federica, dottoressa dalla rara dote empatica che è riuscita ad andare oltre i numeri e a osservare, ascoltare e, ove possibile, assecondare.

Mi sono sentita protetta e accolta e la capacità di fare squadra ha creato una giornata difficile, per fatica e meteo ma divertente e, per me, fortemente motivante.
Piergiorgio, la Guida Alpina, che mi ha fatto conquistare ogni singolo metro dei 500 fatti e di cui sono fierissima. Professionalità indiscussa, capacità di sintonia, pazienza ed entusiamo insieme.
Ho imparato molte cose ieri: l’incontro tra le persone è sempre una scommessa.
In cordata poi, sono importantissime l’armonia, la condivisione vera. Si condividono paesaggi unici, in cui tempo e spazio sono concetti svuotati e riempiti ogni volta di significati nuovi.
Si è uniti da un obiettivo (anche se ieri la vetta non era un obiettivo ed è stato liberatorio ), dalle condizioni da affrontare insieme, dalla stessa passione e gratitudine per il solo fatto di essere lì.
Grazie a voi.
Ieri è stato il click per andare avanti.
Per, e nonostante.
Per favore, contituate a donare per la nostra spedizione Aido il prossimo 18 luglio.


https://www.retedeldono.it/it/iniziative/aido/valeria.lusztig/valeria-scala-il-monte-rosa

Fermati Vale

Surrender Dorothy!
Arrenditi Vale


Ma Dorothy non si è arresa.
E alla fine ha trovato quello che forse cerchiamo tutti, da sempre e per sempre: cervello, cuore, coraggio.


Non li trova per sè, ma per le sue ombre.

Non li trova nella fattoria degli zii, ma al termine di un lungo viaggio costellato di streghe, avversari, peripezie e dure prove.


Un bacio in fronte la rende inattaccabile. Forse per questo va avanti e affronta ogni ostacolo.
Chi mi ama non mi dice arrenditi ma Fermati
Fermati Vale.
Ho anche io ho, e ho dato, quel bacio in fronte. Tutti lo abbiamo.


La certezza di essere amati o la certezza di amare così tanto da credere che un tornado ci possa solo portare nel posto giusto.


A volte spaventa di più un vento lento tra le foglie, perché si è armati contro la tempesta e si aspetta, pronti, agguerriti, tesi.


E per tutto il tempo, si perde il canto del vento, il ballo lento e annoiato delle foglie nella loro stagione più bella. L’unica che avranno.