Guarda bene mamma. Non è rosso il colore del mio rossetto.
È color corallo, si intona al velo che mi hai regalato.
Non vuoi vederlo, non puoi vederlo, eppure mi dona così tanto.
Se guardi bene mamma non è proprio rosso il colore del mio sangue.
Scorre in rivoli impastato nella terra sabbiosa, è passato velocemente dalla violenza del rubino a questo corallo, ma non puoi vederlo mammma, non vuoi vederlo, da dove sei tu.
Anche le angurie che cresciamo nella terra sono corallo
Da fuori non lo diresti mai.
Come può una buccia così verde racchiudere questo colore così brillante, così diverso e ribelle. Tra questi frutti che ho conosciuto nell’unica terra che ho sentito mia.
Non lo avresti mai detto, mamma, che avresti generato una figlia color corallo, così diversa dentro da come la volevi fuori.
E se davvero tra questi filari di angurie un milione di anni fa c’era il mare, torno a essere corallo e ad appartenere a questa terra che mi ha accolto e ora mi protegge.
Il suo corallo, per sempre.
