Che mica ci si deve vergognare della tristezza, a volte. Arriva così, come una amica che bussa alla porta in una serata di pioggia.
Si porta in giro.
Un po’ in tasca, un po’ nella borsa.
Qualche scheggia nel cuore, un velo di polvere sull’anima.
Ne cade un granello nel caffè, un grammo evapora scrutando il cielo del primo mattino.
Tu sai cosa la farebbe sparire all’istante e poi non lo sai più, un attimo dopo.
Fluttuante, avvolgente.
Come una sciarpina leggera ai primi freddi autunnali.
